DOVIER & PARTNERS, VENERDI’ 23 AGOSTO 2019

Lo scorso 29 giugno è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la L. 58/2019 di conversione del D.L. 34/2019, meglio noto come “Decreto Crescita”.

Il documento contiene un numero consistente di disposizioni in materia fiscale tra cui, come abbiamo visto nell’articolo del mese scorso, anche il differimento dei termini di versamento delle imposte e di invio della dichiarazioni dei redditi.

In quest’articolo, invece, vogliamo riepilogare brevemente le misure agevolative  nei confronti delle imprese contenute all’interno del provvedimento, o, quantomeno, quelle che riteniamo più interessanti.

Reintroduzione dei super-ammortamenti

L’agevolazione consente di beneficiare di una maggiorazione pari al 30% del costo deducibile relativo all’acquisto di cespiti o ai canoni di leasing.

L’agevolazione vale per gli investimenti fatti dall’1.4.2019 al 31.12.2019, ovvero entro il 30.6.2020, a condizione che entro il 31.12.2019 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.

Sono agevolabili gli investimenti nel limite di 2,5 milioni di euro, per cui il beneficio non spetta per la parte eccedente.

Mini IRES

Consiste nella tassazione agevolata degli utili reinvestiti da parte dell’impresa. Ovvero, le imprese che, in sede di approvazione di bilancio, decidono di accantonare gli utili prodotti a riserve, possono beneficiare, su quegli importi, di una riduzione dell’aliquota applicabile.

Per i soggetti IRES la riduzione sarà di quattro punti percentuali (da realizzarsi progressivamente nei prossimi anni e che sarà a regime nel 2023).

Per i soggetti IRPEF sarà necessario attendere apposito decreto attuativo per capire come funziona il meccanismo.

Aumento della deducibilità IMU

Il decreto prevede un aumento della deducibilità dal reddito d’impresa e di lavoro autonomo dell’IMU relativa agli immobili strumentali, in maniera progressiva a partire dal periodo d’im­posta 2019  fino a prevederne l’integrale deducibilità dal periodo d’imposta 2023.

Incentivi alla valorizzazione edilizia

Fino al 31.12.2021, le imposte di registro, ipotecaria e catastale sono dovute in misura fissa (200,00 euro ciascuna, per un totale di 600,00 euro), per i trasferimenti, anche esenti da IVA di interi fabbricati, a favore di imprese di costruzione o di ristrutturazione immobiliare purché, nei 10 anni successivi all’acquisto:

  • le imprese acquirenti provvedano alla demolizione, ricostruzione e successiva alienazione degli stessi immobili, anche con variazione volumetrica rispetto al fabbricato preesistente ove consentita dalle vigenti norme urbanistiche, anche se suddivisi in più unità immobiliari purché l’alienazione riguardi almeno il 75% del volume del nuovo fabbricato;
  • oppure all’effettuazione degli interventi edilizi previsti dall’art. 3 co. 1 lett. b), c) e d) del DPR 380/2001 (manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia) e provvedano alla successiva alienazione degli stessi immobili, anche se suddivisi in più unità immobiliari purché l’alienazione riguardi almeno il 75% del volume del nuovo fabbricato;
  • la ristrutturazione avvenga conformemente alla normativa antisismica e con il conseguimento della classe energetica NZEB, A o B.

Modifiche alla Nuova Sabatini

Viene modificata la disciplina del contributo conto impianti riconosciuto dalla legge Sabatini. In particolare:

  • sono ammessi tra i soggetti abilitati a rilasciare i finanziamenti agevolati anche gli altri intermediari finanziari iscritti all’albo previsto dall’art. 106 co. 1 del DLgs. 385/93, che statutariamente operano nei confronti delle piccole e medie imprese;
  • il tetto massimo del finanziamento ammesso al contributo viene innalzato da 2 a 4 milioni di euro;
  • per i finanziamenti fino a 100.000,00 euro, l’erogazione del contributo avverrà in un’unica soluzione;
  • l’erogazione del contributo è prevista sulla base delle dichiarazioni prodotte dalle imprese in merito alla realizzazione dell’investimento;

I contributi saranno riconosciuti in misura più elevata rispetto allo standard, in favore delle micro, piccole e medie imprese, costituite in forma societaria e impegnate in processi di capitalizzazione,che intendono realizzare un programma di investimento.

Credito d’imposta per imballaggi

Al fine di incentivare l’aumento della percentuale di imballaggi riutilizzabili o avviati al riciclo immessi sul mercato è previsto che l’impresa venditrice della merce può riconoscere all’impresa acquirente un abbuono, a valere sul prezzo dei successivi acquisti, in misura pari al 25% del prezzo dell’imballaggio contenente la merce stessa ed esposto nella fattura.

All’impresa venditrice che riutilizza gli imballaggi usati di cui sopra, ovvero che effettua la raccolta differenziata degli stessi ai fini del successivo avvio al riciclo, è riconosciuto un credito d’imposta di importo pari al doppio dell’importo degli abbuoni riconosciuti all’impresa acquirente, ancorché da questa non utilizzati.

Il credito d’imposta è riconosciuto:

  • fino all’importo massimo annuale di 10.000,00 euro per ciascun beneficiario;
  • nel limite complessivo di 10 milioni di euro per l’anno 2020.

Credito d’imposta per l’acquisto di prodotti da riciclo e da riuso

Per l’anno 2020, è riconosciuto un contributo pari al 25% del costo di acquisto di:

  • semilavorati e prodotti finiti derivanti, per almeno il 75% della loro composizione, dal riciclaggio di rifiuti o di rottami;
  • compost di qualità derivante dal trattamento della frazione organica differenziata dei rifiuti.

Alle imprese e ai soggetti titolari di reddito di lavoro autonomo che acquistano i suddetti beni e li impieghino nell’esercizio dell’attività economica o professionale, il suddetto contributo è riconosciuto sotto forma di credito d’imposta fino ad un importo massimo annuale di 10.000,00 euro per ciascun beneficiario nel limite complessivo di 10 milioni di euro per l’anno 2020.

Ai soggetti che acquistano i suddetti beni non destinati all’esercizio dell’attività economica o professionale, il contributo spetta fino a un importo massimo annuale di 5.000,00 euro per ciascun beneficiario nel limite complessivo annuo di 10 milioni di euro per l’anno 2020.

Il contributo è anticipato dal venditore dei beni come sconto sul prezzo di vendita ed è a questo rimborsato sotto forma di credito d’imposta di pari importo.

Nuove imprese a tasso zero

L’incentivo è volto a sostenere la creazione di micro e piccole imprese a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile e a sostenerne lo sviluppo attraverso migliori condizioni per l’ac­cesso al credito.

Possono beneficiare dell’agevolazione in esame le imprese:

  • costituite da non più di 60 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
  • di micro e piccola dimensione, secondo la classificazione contenuta nell’Alle­gato 1 al regolamento della Commissione europea 6.8.2008 n. 800;
  • costituite in forma societaria;
  • in cui la compagine societaria sia composta, per oltre la metà numerica dei soci e di quote partecipazione, da soggetti di età compresa tra i 18 ed i 35 anni ovvero da donne.

L’agevolazione si sostanzia nella concessione di mutui agevolati per gli investimenti, a un tasso pari a zero, a fronte di una durata massima di 10 anni e di un importo non superiore al 75% della spesa ammissibile.

Le imprese  costituite da almeno 36 mesi e da non più di 60 mesi, inoltre, beneficiano:

  • dell’aumento al 90% del totale della percentuale di copertura delle spese ammissibili;
  • dell’innalzamento a 3 milioni di euro dell’importo massimo delle spese ammissibili.

Digital transformation

Al fine di favorire la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi del­le imprese, di micro, piccola e media dimensione, è prevista  la concessione di agevolazioni finanziarie nella misura massima del 50% dei costi ammissibili, per investimenti almeno pari a 50.000,00 euro.

Per l’accesso alle agevolazioni le imprese devono possedere, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, le seguenti caratteristiche:

  • operare in via prevalente/primaria nel settore manifatturiero e/o in quello dei servizi diretti alle imprese manifatturiere, nonché, al fine di accrescerne la competitività e in via sperimentale per gli anni 2019 – 2020, nel settore turistico per le imprese impegnate nella digitalizzazione della fruizione dei beni culturali, anche in un’ottica di maggiore accessibilità e in favore di soggetti disabili;
  • avere conseguito nell’esercizio cui si riferisce l’ultimo bilancio approvato e depositato un importo dei ricavi delle vendite e delle prestazioni pari almeno a 100.000,00 euro;
  • aver approvato e depositato almeno due bilanci;
  • non essere sottoposte a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente.

Tali soggetti, in numero non superiore a dieci imprese, possono presentare anche congiuntamente tra loro progetti realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione

Concessione del «voucher 3I»

Viene riconosciuto alle start up innovative, allo scopo di supportare la valorizzazione del processo di innovazione delle predette imprese, nel periodo 2019 – 2021.

Il “Voucher 3I” potrà essere utilizzato dalle imprese beneficiarie per l’acquisizione di servizi di consulenza relativi:

  • alla verifica della brevettabilità dell’invenzione e all’effettuazione delle ricerche di anteriorità preventive;
  • alla stesura della domanda di brevetto e di deposito presso l’Ufficio italiano brevetti e marchi;
  • all’estensione all’estero della domanda di brevetto nazionale.

Credito d’imposta per la partecipazione a fiere internazionali

È previsto il riconoscimento, per il 2019, di un credito d’im­po­sta in relazione alle spese sostenute dalle PMI per la partecipazione a fiere internazionali, che si svolgono in Italia e all’estero.

Il credito d’imposta è pari al 30% delle spese, fino ad un massimo di 60.000,00 euro.

 

Per ulteriori informazioni, non esitate a contattarci!

 

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